venerdì 3 dicembre 2021

KONSUM: anche in azienda una protezione contro il Covid

 


  1. Ovviamente una Società come la Konsum S.r.l.,con una specifica esperienza nei prodotti dedicati all’igiene, non poteva non fornire alle Aziende che, nonostante la pandemia, continuano a lavorare un’adeguata protezione, ed infatti ha prontamente studiato un Kit di prodotti per garantire la sicurezza igienica anche sul lavoro.

    L’offerta comprende un’ampia gamma di prodotti, tutti derivati dalla grandissima esperienza di questa Azienda nei sistemi e nelle soluzioni per la pulizia professionale. Ciascun Cliente potrà valutare le proprie particolari esigenze e scegliere le referenze che più rispondono ad esse, componendo un kit di sicurezza a misura del proprio ufficio o fabbrica o anche cucina professionale.

    La proposta completa presenta i seguenti prodotti:

    • Guanti in nitrile monouso
    • Gel alcolico pronto all’uso
    • Sgrassatore alcalino non profumato, particolarmente indicato per superfici a contatto alimentare anche in metallo
    • Mascherine chirurgiche monouso di tipo II
    • Disinfettante pronto all’uso per superfici ad uso ambientale. la cui formulazione con principio attivo antibatterico garantisce la rimozione da superfici lisce di batteri gram positivi, gram negativi, funghi, muffe e cattivi odori. (PRESIDIO MEDICO CHIRURGICO Registrazione del Ministero della Salute n. 20058.), utile anche per la disinfezione di cucine, bagni e di tutte le superfici a contatto con gli alimenti.
    • Detergente igienizzante profumato per superfici dure. Formula arricchita con sali d’ammonio quaternario. Sgrassa a fondo lasciando l’ambiente gradevolmente profumato.

    Si tratta dunque di un supporto igienico indispensabile in questo delicato periodo di pandemia.

    Gianluigi Pagano



VISITE GUSTOSE: L’ITALIA DEL GUSTO AL MERCATO DEI VINI FIVI 2021

 

 






Decima edizione entusiasmante a Piacenza

Milano, 30 Novembre 2021- Finalmente, dopo due anni di forzato oblio per il Covid, a Piacenza è tornato Il Mercato dei Vini della Fivi, giunto alla decima edizione, che si è rivelata davvero entusiasmante.

Questa decima edizione ha visto presenti ben 674 cantine italiane ed estere (c’erano infatti due aziende dei Vignerons Indìpendant francesi e delegazioni di vingaioli bulgari e sloveni) , pronte a far conoscere le loro etichette a una moltitudine di appassionati wine lovers ed operatori professionali giunti a Piacenza.

Va ricordato che per la Fivi è fondamentale promuovere e tutelare la figura, il lavoro, gli interessi e le esigenze tecnico-economiche del vignaiolo indipendente italiano, ovvero colui che segue attentamente tutte le pratiche in vigna e in cantina con passione, competenza e rispetto per il territorio.

L’Italia del Gusto si è recata al Mercato dei Vini Fivi per provare alcune etichette di diverse regioni italiane, scelte in base ai progetti d’informazione del 2022, che verteranno soprattutto sul tema della sostenibilità.

 

 

Per il Veneto sono stati provati due Glera rifermentati in bottiglia dell’Azienda Agricola Sergio Moro di Farra di Soligo (Tv) e di Ceotto Vini di Susegana (Tv), molto ruspanti e dalla beva generosa, mentre per il Collio Friulano due bianchi d’autore come la Malvasia e il Friulano di Fabjan Korsic di San Floriano del Collio (Go).

E ancora, per le Marche due ottimi Verdicchio dei Castelli di Jesi di Col di Corte nell’Anconetano, per la Toscana, direttamente dall’Isola d’Elba il particolare Viogner affinato in anfora e l’Ansonica dell’Azienda Agricola Arrighi, per la Lombardia il Riesling Renano e quello Italico di Dezza di Montecalvo Versiggia, in Oltrepò Pavese.

Tra le bollicine Metodo Classico, assolutamente da citare l’Altalanga Docg Pinot nero 100% de La Fusina di Dogliani (Cn), mentre per i rossi fermi sono stati assaggiati due diversi e raffinati Pinot Nero dell’Azienda Vitivinicola Tosi di Montescano (Oltrepò Pavese), poi il Cirò Doc da uva Gaglioppo dell’Azienda Cote di Franze di Cirò Marina (Crotone), molto intenso e caldo, ed infine i Nebbiolo Valtellina Superiore Docg de La Perla di Marco Triacca di Tresenda di Teglio (So), strutturati ed equilibrati.

Ognuna delle Cantine visitate durante la rassegna piacentina verrà inserita col proprio territorio nei Percorsi Internazionali della testata giornalistica Borghi d’Europa del 2022, proseguendo sula linea di promozione svolta dalla Fivi stessa.

In alto i calici!

 

lunedì 15 novembre 2021

La Via dei Norcini : la Lingua Salmistrata del Salumificio Spader

 

Dopo aver sentito da Emanuele Spader l’interessante descrizione della Festa (si fa per dire!) del Maiale, mi è venuta la curiosità di vedere la lavorazione dei salumi come avviene nello stabilimento Spader di  Moriago della Battaglia (TV) ed anche di assaggiarli!.

Mi ha ricevuto con la solita cordialità ed ha cominciato a presentarmi il primo prodotto: la Lingua Samistrata, uno dei piatti più noti sulle tavole venete, ma ora apprezzato anche nelle Regioni confinanti. Iniziamo dal nome: “salmistrato” è la parola comunemente utilizzata per definire il salnitro, ossia il nitrato di potassio, un conservante comunemente usato, assieme al sale, nella preparazione dei salumi. Dopo un accurato lavaggio, le lingue vengono messe in salamoia, dove resteranno per circa due settimane assieme a salnitro, aglio, ginepro, coriandolo sale e pepe.

Successivamente vengono cotte a vapore all’interno di uno stampo e confezionate sottovuoto


Lingua Salmistrata cotta a Bauletto

Questa lingua è deliziosa, affettata più o meno spessa secondo i gusti, preferibilmente condita.

Una ricetta emiliana è:

Lingua alla salsa verde

Ingredienti

  • 1 pugno di prezzemolo

  • 2 filetti d’acciuga

  • 2 o 3 cetriolini sottaceto o ½ peperone sottaceto

  • 1 pezzo di cipolla 1 spicchio d’aglio sale, pepe olio e aceto q.b.

Pestare il tutto in un mortaio, diluendo poi il tutto con l’olio e l’aceto.


Gianluigi Pagano

https://comunicareperesistere.blogspot.com/2021/11/la-via-dei-norcini-la-lingua.html

https://piaveinforma.blogspot.com/2021/11/la-via-dei-norcini-la-lingua.html

https://ilbuonvivere.blogspot.com/2021/11/la-via-dei-norcini-la-lingua.html

https://lalanternadelgusto.blogspot.com/2021/11/la-via-dei-norcini-la-lingua.html

https://comunicatiearticoliterritori.blogspot.com/2021/11/la-via-dei-norcini-la-lingua.html


domenica 14 novembre 2021

La Via dei Norcini : il Prosciutto Istriano e il Prosciutto cotto alla brace del Salumificio Spader

 




Borghi d'Europa promuove dal 2019 alcuni Percorsi Internazionali dedicati alla filiera agroalimentare, nel quadro del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio

IAI-Iniziativa Adriatico Jonica, Forum intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica).


Uno di questi percorsi è dedicato alla Via dei Norcini.

I giornalisti e i comunicatori della rete internazionale hanno voluto scegliere due prodotti : un prosciutto cotto alla brace della tradizione italiana, firmato dal Salumificio Spader di Mosnigo

di Moriago della Battaglia, nelle Terre della Piave e il prosciutto istriano di Tignano.



Il Prosciutto cotto alla brace del Salumificio Spader è aromatizzato con aromi ed erbe aromatiche,legato a mano e cotto arrosto. La sua peculiarità risiede nel perfetto equilibrio tra sapore delicato di cotto e profumo dolce e pulito delle spezie aromatiche. Il prosciutto cotto arrosto è

tenero e succoso, compatto e gradevole per tutti i palati.Lo stesso prosciutto cotto lo possiamo

arricchire con una ulteriore aggiunta aromatica, sottoponendo il prodotto ad una fase di asciugamento e affumicatura con legno di faggio e ginepro, i quali donano un caratteristico

gusto e profumo di affumicato.


Il prosciutto istriano è l'orgoglio della gente dell’Istria, il simbolo del beneficio di un ritmo equilibrato con la natura. Il prosciutto istriano è legato alla leggenda di Bura, una ragazza giovane e bella che troppo lodava la sua bellezza e Dio per la sua arroganza la colpì con un fulmine. La storia narra che da allora, ogni volta che una donna commette lo stesso peccato, essa sospira amaramente e i suoi sospiri diventano vento forte e freddo, la bora, che porta chiarezza e semplice bellezza. Proprio così è il prosciutto istriano, una combinazione unica di carne di altissima qualità, di una ricetta speciale, arricchita con sale marino e aromi naturali, essiccato esclusivamente al vento di bora. Tagliato a fette sottili rappresenta tutta la bellezza della semplicità e l'unicità dell’Istria, che si scioglie in bocca e seduce con il suo fragrante profumo.


L'unicità del prosciutto istriano


Questo prodotto istriano assolutamente autoctono è unico al mondo per i suoi ingredienti di qualità e per i metodi di preparazione immutati da secoli. La speciale tecnica di preparazione del prosciutto e le condizioni microclimatiche hanno come risultato un prodotto di altissima qualità. Il prosciutto istriano è protetto dalla legge e dalla provenienza geografica e può essere prodotto esclusivamente nell'interno dell'Istria ad almeno 12 chilometri di distanza dal mare.


E’ caratterizzato da un colore estremamente rosso della carne, senza il grasso tessuto adiposo sottocutaneo e da un sapore e profumo intenso. Gli animali vengono curati e nutriti in modo particolare, quindi la carne del prosciutto istriano non contiene additivi o nitrati, dannosi per la salute. A differenza di altri prosciutti crudi, il prosciutto istriano non viene affumicato, ma seccato unicamente all'aria pulita per cui non contiene pericolose sostanze cancerogene. I prosciutti trattati e essiccati vengono poi messi in salamoia nel sale marino con spezie naturali - pepe, rosmarino, alloro e aglio. Viene prodotto nel periodo invernale, a partire dai primi giorni di bora fresca, essiccato nei seguenti 5 mesi e stagionato 12 mesi.




La sua casa è considerata Tignano, proclamata il comune del prosciutto istriano, dove ogni anno si riuniscono i migliori produttori di prosciutto della regione istriana e quelli provenienti da altre parti del mondo, ma anche dove si trovano numerose produzioni di prosciutto, questa superba prelibatezza culinaria. In questa parte dell'Istria lo chiamano "vijulin”, violino, per la sua morbidezza, tenerezza, dolcezza e unicità, ma anche per il modo ti tagliarlo che deve essere accurato e delicato, come quando si suona uno strumento musicale costoso.


Il prosciutto istriano si mangia da solo, quando portandolo alla bocca si scoprono tutti i suoi gusti o in uno dei piatti tradizionali come la ‘fritaja’, frittata, omelette istriana, o si usa come aggiunta alla regina del cibo al cucchiaio – la minestra, o come farcitura di piatti di carne, a volte in aggiunta alla pasta oppure viene solo leggermente fritto sull’oro dell’olio d'oliva. Qualunque sia la combinazione che assaggerete non dimenticate di abbinarlo con alcuni degli ottimi vini istriani, completando così la vostra originale esperienza gastronomica istriana.







venerdì 22 gennaio 2021

LA MACELLERIA MAGGIO DI VIALE MONZA: STORICITA’ E SUPERCARNI

 





Una delle visite gustose dell’Italia del Gusto

 

Milano, 18 Gennaio 2021- La Macelleria Maggio, situata a Milano nel trafficato Viale Monza, è decisamente ricca di storia, visto che è nata il primo Settembre del 1920: l’Italia del Gusto, incuriosita dalla storia e naturalmente dalla lavorazione delle carni, si è recata sul posto, ricavandone delle ottime sensazioni.

La conduzione, sempre rimasta familiare, è ora affidata al giovane e preparato Daniele Biassoni, che ha raccontato che la Macelleria ha aperto i battenti da un’idea dei fratelli Gerolamo e Luigi Biassoni, assieme alla moglie di Gerolamo, la signora Maria Maggio, alla quale è stato dedicato il nome della bottega, visto che alla scomparsa dei due fratelli, si dovette occupare da sola dell’andamento del negozio, crescendo i due figli, svolgendo quindi un mestiere non propriamente consono alle donne, specialmente nel tempo delle guerra.

Nei primi anni ’90, sotto la conduzione del padre dell’attuale titolare Daniele, fu iniziata la produzione diretta dei salumi ( i cotechini soprattutto), che unita alla preparazione di piatti cotti tipici  e stagionali come il brasato, il bollito, la trippa, i ravioli di carne, il polpettone, ben rappresentano la bottega del gusto di Viale Monza.

 

Tuttavia, un altro grande punto di forza della Macelleria Maggio è certamente la supercarne, ovvero la razza bovina Piemontese, eccellenza top nel panorama nazionale, vista la grandissima qualità della carne, pigmentata di grasso e assolutamente morbida e squisita, dopo un lungo e meticoloso processo di allevamento, pascolo e nutrizione dell’animale.

Da Maggio vengono infatti lavorate solo le carcasse degli animali, seguendo tutta la filiera, dall’inizio alla fine. Altri prodotti davvero ottimi, che vengono trasformati internamente, sono le svizzere, i wurstel di bue e i tipici mondeghilli meneghini.

Quando si entra da Maggio, è altamente probabile che venga l’acquolina in bocca!