mercoledì 10 aprile 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo - Il Comitato Città & Borghi di Fondazione, voluto dal giornalista Renzo Lupatin

 


 In occasione delle Elezioni europee di giugno 2024, Borghi d'Europa e Parlamento Europeo hanno deciso di riavviare il progetto di collaborazione informativa, per promuovere la partecipazione dei cittadini dei Borghi Europei all'evento elettorale e dare una solidità internazionale alla rinnovata scelta dei 40 Borghi per il prossimo quinquennio. Borghi d'Europa sceglierà un numero cospicuo di borghi dalla rete BELC - Rete europea di consiglieri regionali e locali.

Elezioni europee

6-9 giugno 2024 Perché è importante votare

Tra il 6 e il 9 giugno 2024 milioni di europei parteciperanno a plasmare il futuro della democrazia europea in occasione delle elezioni europee.



Si tratta di un momento unico in cui tutti noi possiamo decidere collettivamente sul futuro dell'Unione europea. Votare è sempre importante, a livello locale, nazionale o europeo. È un'ottima opportunità per esprimere la tua opinione sui temi che ti stanno a cuore.



Usa il tuo voto per contribuire a cambiare il mondo in cui vivi

È facile dimenticare quante persone sono interessate dall'esito delle elezioni europee. Il Parlamento europeo adotta leggi che riguardano tutti: grandi paesi e piccole comunità, società potenti e giovani start-up, la sfera globale e quella locale.



La legislazione dell'UE affronta la maggior parte delle priorità delle persone: l'ambiente, la sicurezza, la migrazione, le politiche sociali, i diritti dei consumatori, l'economia, lo Stato di diritto e molte altre ancora. Oggi ogni tema di spicco a livello nazionale presenta anche una prospettiva europea.



Il tuo voto deciderà quali deputati al Parlamento europeo ti rappresenteranno nell'elaborazione delle nuove leggi e influenzeranno l'elezione della Commissione europea. Queste decisioni plasmeranno la tua vita quotidiana e quella di molti altri.



Usa il tuo voto per affrontare le sfide globali che ci circondano

In un mondo sempre più complesso, instabile e interconnesso, l'Unione europea si occupa di sfide globali che nessun paese dell'UE può affrontare con successo da solo. Affrontare le numerose sfide che ci troviamo davanti non è un compito semplice, e votare è il modo in cui puoi influire sulla direzione da seguire.



Usa il tuo voto per sostenere la democrazia

La democrazia non dovrebbe mai essere data per scontata. È un traguardo collettivo e una responsabilità collettiva in cui tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere.



La democrazia inizia con le persone: siamo noi che diamo inizio al processo votando alle elezioni europee e le decisioni adottate in quel contesto influiranno sulla nostra vita. Se non partecipiamo, non abbiamo la possibilità di plasmare il futuro; ma al di là di questo, la democrazia parlamentare europea perde la sua forza e i suoi valori perdono significato.

Quante più persone votano, tanto più forte sarà la democrazia.





Percorso Internazionale Borghi della Storia 


Il Comune di Forlì e la Presidenza della Associazione della Rotta Culturale Europea Atrium avevano partecipato alle giornate di informazione di BORGHI d'Europa, la rassegna informativa che si era svolta nel dicembre 2016 nella Bassa Padovana e nella Bassa Veronese, al fine di mettere a confronto i progetti e le iniziative di valorizzazione di oltre 50 borghi europei.


L'orizzonte culturale della rassegna aveva fatto esplicito riferimento agli Itinerari Culturali del Consiglio d'Europa e aveva costituito la trama comune di tutti gli interventiin programma.

Oltre a Forlì, era stato invitato anche il Comune di Predappio.

In Veneto la rete dei borghi europei del gusto aveva suggerito quale nuovo socio di Atrium il Comune di Vigonza, con il borgo rurale progettato dall'architetto Quirino De Giorgio, uno dei massimi esponenti del movimento futurista. Il Comune di Vigonza era intervenuto all’incontro,dando così una prospettiva concreta alla candidatura.

L'iniziativa si era poi arenata .


Renzo Lupatin, giornalista e presidente di Borghi d'Europa ha rilanciato l'idea, proponendo un incontro a Vigonza sui temi dell'architettura dei regimi totalitari del XX secolo.

Per dare sostegno e 'gambe' alla proposta , Lupatin ha creato un Comitato delle Città & dei Borghi di Fondazione, all'interno del Percorso Internazionale Borghi della Storia.


“Una città di fondazione è un insediamento urbano nato non spontaneamente, ma sulla base di una precisa volontà politica e di un progetto urbanistico. In genere, le città di fondazione sono costruite nella parte fondamentale, detta "nucleo di fondazione", tramite un intervento unitario realizzato in tempi brevi e con una precisa conformazione geometrica, spesso caricata di significati simbolici e modelli ideali “


                                                                          Tresigallo


Il Comitato comprende :


- I villaggi operai ottocenteschi e novecenteschi relativi a insediamenti industriali o minerari :

Crespi d'Adda (BG-Lombardia),Villaggio Appiani (TV), Piazzola Città del Lavoro di Paolo Camerini (PD)


- i nuovi insediamenti urbani fondati nel ventennio fascista, specie negli anni trenta ( Vigonza, le città di fondazione dell'Agro Pontino)


- le "città aziendali", o company towns, nate infatti come insediamenti a completamento delle infrastrutture produttive di una grande azienda ( Torviscosa, Tresigallo,Metanopoli, Villanova-Santa Margheiria di Portogruaro )


giovedì 28 marzo 2024

Borghi d’Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo – Il Rinascimento del Derthona Timorasso, Bianco Piemontese

 


n occasione delle Elezioni europee di giugno 2024, Borghi d’Europa e Parlamento Europeo hanno deciso di riavviare il progetto di collaborazione informativa, per promuovere la partecipazione dei cittadini dei Borghi Europei all’evento elettorale e dare una solidità internazionale alla rinnovata scelta dei 40 Borghi per il prossimo quinquennio. Borghi d’Europa sceglierà un numero cospicuo di borghi dalla rete BELC – Rete europea di consiglieri regionali e locali.

Elezioni europee

6-9 giugno 2024 Perché è importante votare

Tra il 6 e il 9 giugno 2024 milioni di europei parteciperanno a plasmare il futuro della democrazia europea in occasione delle elezioni europee.

Si tratta di un momento unico in cui tutti noi possiamo decidere collettivamente sul futuro dell’Unione europea. Votare è sempre importante, a livello locale, nazionale o europeo. È un’ottima opportunità per esprimere la tua opinione sui temi che ti stanno a cuore.

Usa il tuo voto per contribuire a cambiare il mondo in cui vivi

È facile dimenticare quante persone sono interessate dall’esito delle elezioni europee. Il Parlamento europeo adotta leggi che riguardano tutti: grandi paesi e piccole comunità, società potenti e giovani start-up, la sfera globale e quella locale.

La legislazione dell’UE affronta la maggior parte delle priorità delle persone: l’ambiente, la sicurezza, la migrazione, le politiche sociali, i diritti dei consumatori, l’economia, lo Stato di diritto e molte altre ancora. Oggi ogni tema di spicco a livello nazionale presenta anche una prospettiva europea.

Il tuo voto deciderà quali deputati al Parlamento europeo ti rappresenteranno nell’elaborazione delle nuove leggi e influenzeranno l’elezione della Commissione europea. Queste decisioni plasmeranno la tua vita quotidiana e quella di molti altri.

Usa il tuo voto per affrontare le sfide globali che ci circondano

In un mondo sempre più complesso, instabile e interconnesso, l’Unione europea si occupa di sfide globali che nessun paese dell’UE può affrontare con successo da solo. Affrontare le numerose sfide che ci troviamo davanti non è un compito semplice, e votare è il modo in cui puoi influire sulla direzione da seguire.

Usa il tuo voto per sostenere la democrazia

La democrazia non dovrebbe mai essere data per scontata. È un traguardo collettivo e una responsabilità collettiva in cui tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere.

La democrazia inizia con le persone: siamo noi che diamo inizio al processo votando alle elezioni europee e le decisioni adottate in quel contesto influiranno sulla nostra vita. Se non partecipiamo, non abbiamo la possibilità di plasmare il futuro; ma al di là di questo, la democrazia parlamentare europea perde la sua forza e i suoi valori perdono significato.

Quante più persone votano, tanto più forte sarà la democ

Scopri la rinascita del Derthona Timorasso e i suoi stili di vinificazione: Rinascimento del bianco Piemontese

Derthona, precedentemente conosciuto come Timorasso Colli Tortonesi, ha dato nuova linfa alla scena vinicola piemontese. (Derthona è il nome antico romano di Tortona, una città fondata dai Liguri. Il suo nome deriva dal fatto che era un villaggio fortificato situato sulla collina: derton significa castello.) Grazie a vignaioli come Walter Massa, che dedicano la loro passione a questa varietà, il suo ritorno è un’espressione di perseveranza e tradizione. Questo articolo esplora la sopravvivenza di questo vino unico, la sua coltivazione meticolosa, il terroir distintivo e il profilo di gusto che lo rende unico tra i vini di bacca bianca italiani.

L’invito di Walter Massa a Sassaia per unirsi alla DOC è una testimonianza del suo approccio visionario e innovativo. Unendo l’eccezionale Timorasso Derthona alla raffinatezza dello stile Bourgogne di Sassaia, con un approccio minimalista arricchito dalla scienza e tecnologia apprese presso L’Università di California Davis, si è aperta la strada per un pioniere e l’espressione innovativa del terroir dei Colli Tortonesi. Questo connubio unico rappresenta veramente un nuovo orizzonte per la regione, esaltando la potenzialità e il carattere distintivo del terroir in maniera straordinaria. 

È innegabile che i loro sforzi abbiano portato al prestigioso trofeo Falstaff per i migliori vini del Piemonte. Ma dietro a questo straordinario trionfo si scopre qualcosa di più profondo di un semplice vino premiato.


sabato 2 marzo 2024

Borghi d’Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo – Il Percorso La Via del Pane e il pane di Ballanzano (Perugia)

 



”Borghi d’Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo” è una iniziativa inserita nel progetto che rinnova ogni cinque anni la scelta dei luoghi da valorizzare e far conoscere.

In occasione delle elezioni europee 2024 (così come era avvenuto nel 2019), la rete di informazione Borghi d’Europa riprende infatti la selezione dei Territori da inserire nei progetti del prossimo quinquennio.

In collaborazione con il Parlamento Europeo e la sua community insieme-per.eu Borghi d’Europa accompagna le azioni delle istituzioni europee affiancandole nel sollecitare la partecipazione dei cittadini dei Borghi alla consultazione europea.

insieme-per.eu è una comunità di persone che credono nella democrazia e che vogliono darle un significato reale con l’avvicinarsi delle prossime elezioni europee. Mette in contatto persone provenienti da tutta Europa perché possano incontrarsi, condividere conoscenze e acquisire nuove competenze, incoraggiando nel contempo altre persone a votare nel 2024.

Avvicinare l’Europa alle comunità locali

La rete europea di consiglieri regionali e locali è un’iniziativa a cura delle istituzioni dell’Unione europea e rivolta ai rappresentanti politici eletti con un mandato a livello regionale o locale in uno degli Stati membri dell’UE.

Chiunque, nella sua funzione di consigliere locale o regionale, sia interessato a saperne di più su ciò che l’UE può fare per la sua comunità locale, a entrare in contatto con i membri del Comitato europeo delle regioni (CdR), a condividere punti di vista e a fare rete con altri consiglieri di tutta Europa, è il benvenuto sulla rete di #EUCouncillors.

La rete Borghi d’Europa ha deciso di un creare un Percorso dedicato ai temi dei Mulini e delle Vie del Pane, tra le grandi iniziative di informazione del progetto L’Europa dellel scienze e della cultura.

Il circuito organizza e promuove dei percorsi per mettere a confronto idee, progetti, capaci di seguire il filo logico della valorizzazione rispettosa degli equilibri sociali culturali e ambientali dei territori di riferimento.Sono previsti incontri e stages di informazione nei territori,per raccontare a giornalisti e comunicatori le storie dei borghi e delle loro culture.

Ogni ‘tappa’ tocca i luoghi, le storie, i protagonisti della filiera agroalimentare.

Il progetto era stato presentato nell’aprile del 2019 presso la sede del Parlamento Europeo di Milano.

Con le noci, con il formaggio, con lo strutto, “sciocco” e persino con il mosto d’uva. Il pane dell’Umbria vanta una lunga tradizione. Sin dalle primissime ore del mattino le stradine di Perugia, Terni, Spoleto, Assisi, Foligno, Todi, Bastia, Foligno, Orvieto sono invase dal profumo di filoncini e prodotti da forno. Da sempre associata a quello senza sale, la bella regione conta in realtà numerose tipologie diverse di pane che si caratterizzano per la qualità degli ingredienti e i metodi di lavorazione dei “fornai artigiani”, oltre a diversi sfizi e torte salate dalla storia secolare.

Pane senza lievito di Balanzano

A Balanzano, Ponte San Giovanni e Perugia si produce un pane particolare senza lievito di birra: l’impasto è fatto con acqua, farina e fermenti e prima di essere infornato deve lievitare a lungo, per almeno 8 o 9 ore.

L’aspetto che tuttavia sembra più caratterizzare il pane umbro è l’assenza di sale nel suo impasto. Questa caratteristica è dovuta ad un complesso di ragioni ambientali, economiche e alimentari.

Nella nostra regione, infatti, la natura interna e montana del territorio, distante dalle coste marine e quindi dalle “saline”, ha reso da sempre difficile e costoso l’approvvigionamento del sale.

Il pane sciapo, inoltre, si conserva meglio e meglio si abbina ai sapidi prodotti della nostra norcineria e tradizione casearia.

CURIOSITÀ

Secondo alcuni studiosi, l’origine del pane sciapo umbro è perfettamente databile: nel 1540 Perugia, che contava allora circa 20.000 abitanti, benché sotto il dominio papale, conservava ancora libertà civiche. E queste se le giocò appunto “per un pugno di sale”.

Papa Paolo III aveva infatti deciso di imporre a tutti i sudditi l’aumento di 3 quattrini per libbra sul prezzo del sale.

I Perugini, per non sottostare all’imposta, ne limitarono al massimo il consumo, compreso il sale impiegato per fare il pane. Seguì anche una rivolta, la leggendaria Guerra del Sale, subito domata con la forza: da allora la libera città di Perugia fu formalmente sottomessa al potere diretto del pontefice.

E per lo stesso motivo, ovvero la lotta contro l’esoso fisco papalino, si narra che agli inizi del Settecento gli Spoletini decisero infine di comprare meno sale, a causa della pesante tassa di cui era gravato. Conseguenza di quella economia fu la cottura del pane nel forno a legna senza sale, per poi accorgersi che in fondo non era poi così male…


venerdì 5 gennaio 2024

La Via dei Folletti, delle Fate, degli Gnomi e degli Elfi – Il Percorso di sostenibilità ambientale raccontato da Laura Panizutti – Si parte dalla Sinistra Piave


 Borghi d'Europa, nel quadro del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa adriatico Ionica,Forum intergovernativo sulla cooperazione regionale nella regione adriatico ionica), ha deciso di avviare nel 2024 un nuovo Percorso Internazionale sui temi del

folclore e delle tradizioni popolari.

“ Si tratta di un itinerario che vuol riavvicinare natura e cultura, in un originale viaggio all'insegna della sostenibilità ambientale – osserva Renzo Lupatin, giornalista e presidente di Borghi d'Europa.- Si chiama la Via dei Folletti, delle Fare, deggli gnomi e degli elfi. Accompagnerà questo viaggio Laura Panizutti, consulente finanziario e patrimoniale di Conegliano, zona dalla quale prende l'avvio il progetto nelle Terre del Piave. “

Garantire la sostenibilità ambientale significa tenere in equilibrio il nostro ecosistema naturale. Lottare contro l’inquinamento, prendere provvedimenti drastici in tema di emissioni nocive e produzione di rifiuti, attivare circoli economici virtuosi e improntati all’innovazione come driver per ottimizzare, riciclare o riusare le risorse. Un ecosistema di comportamenti per un unico, grande obiettivo.


E così, partiamo dalla Sinistra Piave e da una figura mitica.....



Il Mazariol

“Me racomando, no cascar entro te le peche del Mazariol”.


Ecco quello che avresti potuto sentirti dire se fossi nato nelle vicinanze Piave, soprattutto un po’ di anni fa, quando il mondo lì fuori era ancora magico.

Già, ma chi è, o cos’è, il Mazariol? E perché non bisogna pestare le sue “peche”, o impronte?



Il Mazariol, secondo la tradizione veneta, è un piccolo omino delle dimensioni di un folletto, vestito con un cappello o cappuccio rosso, scarpe a punta, un viso rugoso e una folta barba con capelli lunghi aggrovigliati.


Si dice abiti in grotte buie e tranquille, e si aggiri nelle foreste e boschi, da lui tanto amati, lungo la sponda sinistra del fiume Piave.


La leggenda narra che questa creatura passi le sue giornate rilassandosi e svolgendo il mestiere del malgaro e del pastore, grazie alle sue infinite conoscenze sulla natura e amore per gli animali.


Il Mazariol. Leggendario folletto della valle di Primiero

Dolomiti, uno dei posti dove la legenda del Mazariol è più diffusa

Il Mazariol, anche se non malvagio, è tuttavia un essere schivo che non ama la compagnia. Si dice sia dotato infatti di alcuni poteri magici che utilizza per nascondersi dalla bramosia e violenza dell’uomo. Se ti ritrovassi a passeggiare tra i boschi della marca o del bellunese, fai attenzione a dove metti i piedi. Se dovessi calpestare le impronte lasciata dal Mazariol infatti, saresti costretto come per incanto a seguirle, fino a perdere la memoria e smarrirti nella foresta.


La storia di questo piccolo omino però è molto più antica di quello che si possa immaginare, e si mescola con fatti di quella storia che tutti studiamo a scuola nei nostri libri.

Ti ricorderai immagino delle invasioni barbariche, che sconvolsero l’Impero Romano, e del temibile Attila.


Dipinto raffigurante gli Unni nella loro attività preferita: razziare l città


La leggenda narra infatti che il Mazariol, da sempre molto attaccato alla propria terra e pronto a difenderla da chiunque la minacci, affrontò gli Unni, quando gli stessi si avvicinarono troppo a quella che è l’attuale Oderzo, all’epoca Opiterum.


Scesa la notte nell’accampamento degli Unni il Mazariol, come prima cosa, rubò e disperdette tutti i viveri degli uomini di Attila. Diede poi fuoco a tutte le pelli di animali che i soldati usavano per coprirsi durante il sonno.


Nonostante la notte abbastanza movimentata, intorpidi ed affamati, i barbari erano comunque ancora decisi ad assaltare il paese.


Tuttavia, il nostro folletto aveva preparato loro un ultimo scherzo, e cioè intrecciò le criniere di tutti i cavalli, che gli uomini di Attila prontamente sciolsero appena se ne accorsero.


A cosa sarà mai servito fare una cosa così inutile, mi chiederai.


Ebbene, secondo la leggenda veneta, una cosa da cui guardarsi bene è lo sciogliere ciò che il Mazariol unisce: corde, tessuti e, appunto criniere di cavalli.


Infatti, non appena gli Unni slegarono i nodi, i cavalli divennero indomabili.


Gli invasori, ritrovandosi senza la possibilità di cavalcare gli animali che tanto temuti li resero in molte battaglie, decisero di ritirarsi dalla zona.


Il Piave, casa del Mazariol


Ancora oggi, se ti capitasse di passare nelle vicinanze del Piave, in una notte di luna piena, prova a dare un’occhiata al letto del fiume. Potresti infatti vedere il piccolo Maziariol, con il suo cappello rosso e scarpe a punta, mentre naviga in un piccola zattera e ti saluta, dicendo: “Salve, io sono il Mazariol che sconfisse Attila, il flagello di Dio”.





giovedì 28 settembre 2023

Eurosostenibilità – Il riparmio energetico e le giovani generazioni - Il ruolo di Elisa Elettroimpianti di Giuliano Sartor

 




I giornalisti e i comunicatori della rete Borghi d'Europa hanno inserito l'azienda Elisa Elettroimpianti di Crocetta del Montello (TV), nel progetto Eurosostenibilità, per il settore la sostenibilità energetica.

In agosto 2023 riprende così il cammino del percorso d'informazione ispirato ai Goals dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Giuliano Sartor, nume tutelare dell'azienda, ci spiega : “ Lo scopo è quello di realizzare una imponente campagna che si concretizzerà nella pubblicazione di oltre 1000 servizi informativi e nella realizzazione di almeno 20 trasmissioni multimediali,grazie alla rete del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Ionica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica)."



Borghi d'europa ha dedicato alle giovani generazioni molte iniziative, che sono state condivise da Elisa Elettroimpianti.

La prima iniziativa ha come tema : Come educare i bambini al risparmio energetico

Il risparmio energetico spiegato ai più piccoli. I consigli per rendere i bambini responsabili, giocando con l'energia

di Barbara Chizzolini (Chizzocute)



"Il principio dal quale è nato il mio progetto editoriale (Chizzocute) è “Siamo il frutto della nostra famiglia”. Sono fermamente convinta che la famiglia sia il luogo in cui gli adulti di domani ricevono l’imprinting di ciò che diventeranno.

Sono certa che se i genitori sono in grado di coinvolgere nel proprio progetto educativo anche i nonni, l’asilo, la scuola, ecc. in maniera coesa e capace di trasferire ai bambini quei principi etici fondamentali, questi riaffioreranno per guidare i nostri figli.

Il mondo che i nostri figli avranno è il mondo che saranno in grado di crearsi e ciò che gli insegniamo oggi influenzerà anche le loro scelte.

Il ruolo genitoriale, il modo in cui facciamo prendere ai nostri figli coscienza del mondo, riveste una grande importanza. Per questo per me è stato fondamentale insegnare a mio figlio Andrea, di 2 anni e mezzo, il senso di responsabilità verso se stesso e verso gli altri.

Responsabilità che si dipana in tutti i rami della vita, anche dalla “semplice” economia domestica che a sua volta diventa senso civile e rispetto per l’ambiente. Come? Talvolta semplicemente spegnendo una luce.

"I bambini amano “fare” e sentirsi parte attiva della vita famigliare".



La maniera migliore per risparmiare energia è cercare di non disperderla con inutili sprechi. Sono in molti a considerare il tema sul risparmio energetico al primo posto tra le sfide che la società odierna si prefigge, ossia garantire una fornitura costante, affidabile ed accessibile a livello economico delle risorse energetica e al contempo indirizzarsi verso approvvigionamenti che siano rispettosi dell’ambiente circostante.



In tal senso, occorre che la rivoluzione energetica auspicata già da tempo trovi la sua effettiva consacrazione, per il benessere futuro dell’umanità.

Ma cosa si intende per risparmio energetico? Affinché questo obiettivo non rimanga un mero proposito incompiuto, è fondamentale che tutti attuino nella propria quotidianità dei comportamenti ecosostenibili: ridurre gli sprechi di energia in casa, adottare sistemi di energia rinnovabile alternativa, in grado di produrre energia pulita senza inquinare.



Proprio per questi motivi Borghi d'Europa sui impegna in campagne di informazione onesta,

coinvolgendo nei progetti tutti i protagonisti della filiera energetica.



"L'energia – conclude Giuliano Sartor-, è un elemento centrale per quasi tutte le sfide e le opportunità più importanti che il mondo si trova oggi ad affrontare. Che sia per lavoro, sicurezza, cambiamento climatico, produzione alimentare o aumento dei redditi, l'accesso all'energia è essenziale. L'energia sostenibile è un'opportunità – trasforma la vita, l'economia e il pianeta. "



giovedì 31 agosto 2023

Eurosostenibilità – Konsum srl inaugura il nuovo negozio e prosegue nelle iniziative di informazione europee

 



Il cammino di Eurosostenibilità prosegue senza incertezze.

Konsum srl accompagna il percorso informativo quale partner di informazione, impegnandosi

 in un lavoro di documentazione e 'racconto' degli obiettivi dell' Agenda 2030 per lo Sviluppo

 Sostenibile, un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità.

L'inaugurazione del nuovo negozio di Konsum srl in settembre, porta con sé

nuovi stimoli e nuovi spunti d'informazione.

GianluigiPagano, giornalista e scrittore di Bologna, direttore responsabile della rivista

ND,Natura Docet: la Natura insegna ( rivista mensile di

Medicina,Salute,Alimentazione.Benessere,Turismo e Cultura ), ha dedicato all'azienda

un passaggio del suo intervento sulla sostenibilità :


Dobbiamo cambiare radicalmente il nostro atteggiamento nei confronti della Terra: possiamo

 certamente trarne il nostro nutrimento, ma solo rispettandone l’equilibrio complessivo. Non si

 tratta solo di piantare un alberello o due, né di mettere un filtro in più negli scappamenti delle

 nostre automobili: dobbiamo fare in modo che quanto prendiamo dalla terra le sia restituito

: dalla rotazione delle culture alla riforestazione, dalla pesca controllata, all’uso di energie

 rinnovabili. Prima di fare qualsiasi cosa dobbiamo fare un attento studio di danni e benefici,

 cercando di massimizzare i primi e minimizzare o meglio risarcire con azioni positive gli

 ultimi, in modo da mantenere un equilibrio naturale

 complessivo. Ecco la funzione di questa nostra comunicazione (frutto della collaborazione

 con Konsum srl), sarà appunto quella di far conoscere e valorizzare l’azione di chi opera non

 perdendo di vista questo impegno a mantenere l’equilibrio naturale.”


Sono trascorsi ormai due anni da quando Borghi d'Europa, grazie al Patrocinio di

 ESOF2020,Trieste Capitale europea della scienza, organizzò al Porto Vecchio di 

Trieste un incontro di informazione sui temi della sostenibilità. Da quel primo approccio è nato

 il progetto Eurosostenibilità, coordinato appunto da Gianluigi Pagano.


Nel frattempo le relazioni si sono ancor più strette, la collaborazione informativa è diventata

 un asset fondamentale del progetto, le aziende sono cresciute nella consapevolezza del

 proprio impegno.

I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno presentato le iniziative di informazione

 che Konsum srl intraprende dal 2020, distribuendo anche una importante cartella stampa con

 tutti i servizi informativi e i link delle rassegne stampa.

"Sono sostanzialmente due i temi che abbiamo affrontato -ci raccontano gli amministratori

 dell'Azienda- : i temi della sostenibilità 'dentro' le aziende e i temi della sostenibilità lungo la

 nostra filiera".


"La definizione di azienda sostenibile -commenta Valentino de Faveri, amministratore di

 Konsum srl- può essere espressa come l'impegno di un'impresa verso un modello di

 business responsabile, il cui scopo è quello di garantire uno sviluppo sostenibile fortemente

 attento alla salute del pianeta e al benessere sociale ed economico delle persone".








martedì 20 giugno 2023

IL BUON PAESE – L’incontro a Ca’ Biasi a Breganze : i vini e le gemme del territorio


La rete internazionale Borghi d’Europa, nel quadro del progetto L’Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI- Iniziativa Adriatico Ionica,Forum intergovernativo per la cooperazione nella regione adriatico ionica), ha realizzato uno stage d’informazione presso l’Azienda Agricola Ca’ Biasi della famiglia Dalla Valle, a Breganze.

Il paese sorge nella pedemontana vicentina, diviso a metà tra collina e pianura, alle falde dell’Altopiano di Asiago. Breganze è terra industriosa e viticola, di produzione di vini DOC e zona a propensione turistica facente parte della ‘Pedemontana Veneta’.

Lo stage multimediale si è aperto con la testimonianza del Sindaco di Breganze, avv.Piera Campana, che ha assicurato la partecipazione del Comune alle iniziative di informazione di Borghi d’Europa, previste fino a dicembre del 2024.

Il vivace intervento di Fabio Dalla Costa, maestro liutaio (Diplomato alla Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona nel 1984, allievo di G.B. Morassi nella bottega-scuola CEE sino al 1988), ha  caratterizzato l’incontro, segnato da una forte consapevolezza culturale .

” E poi – osserva Antonella Pianca, giornalista e degustatrice AIS -, il via alle interviste sulla sostenibilità nella filiera agroalimentare. Una autentica scoperta!”

Nel primo intervento Innocente Dalla Valle ha tratteggiato la storia di Ca’ Biasi e dei vini autoctonidel territorio. Vespaiolo, Groppello e Torcolato hanno accompagnato i formaggi della Cooperativasociale Frantoio Malga Monte Asolone di Pove del Grappa. Il racconto di Michela e Arianna ha completato le storie : Ca’ Biasi (socio della Cooperativa), conferisce le proprie olive a Monte Asolone, che le trasforma in ottimo olio nel proprio Frantoio.

Breganze vanta anche un prodotto/piatto storico De.CO. : el toresan.

Nel racconto della Accademia del Toresan, Libera Associazione per la difesa e promozione dell’arte dello spiedo nella cucina

“Il Comune di Breganze con delibera di Consiglio Comunale di n. 51 del 29/11/2012 si è espresso

a favore dell’adozione della Denominazione Comunale approvando il regolamento De.co. A

seguito di ciò, dopo aver espletato tutto l’iter previsto nel regolamento su menzionato, con

delibera di Giunta n. 44 in data 10/04/2014, esprime voto unanime e favorevole affinché venga

approvato il disciplinare di produzione del piatto storico di Breganze “ I Toresàni allo spiedo

De.co.”.

Il Torresano, o colombo di torre, è inserito nell’elenco dei prodotti tradizionali veneti e allevato

sin dal Medioevo. A Breganze, nel Vicentino, i torresani sono cotti allo spiedo, su fuoco a legna.

Sono perfetti con la polenta e i vini del territorio, i Doc Breganze, in particolare il Torcolato

Subito dopo, l’intervento di Denis e Michele Novello, della Macelleria Non solo Carni di Breganze,per presentare i propri salumi artigianali. ” Abbiamo un rapporto previlegiato con un’azienda agricola che alleva i maiali in condizioni di assoluto benessere animale”. Da buoni norcini ‘i Noveo’ ci mettono la competenza e il buon gusto !Da non dimenticare l’ampia scelta di carni e la gastronomia, autentico fiore all’occhiello di famiglia.

Maria Vicentini ha presentato la storia di Vicentini1966 : “Abbiamo una missione: creare buon cibo, non fermarci al conosciuto, creare innovazione, bellezza, prodotti sani, continuando a farci delle domande. “

Pane, Pasticceria,Cucina :

FARE IL PANE È MESTIERE, SCIENZA, ARTE E FILOSOFIA.

SCEGLIAMO FARINE A FILIERA CORTA, CON PICCOLE QUANTITÀ RAFFINATE AL MINIMO E PRODUCIAMO LA NOSTRA FARINA A KM 0.

IN CUCINA LA MATERIA PRIMA È LA FORZA TRAINANTE, CERCHIAMO QUINDI DI MANTENERLA INALTERATA CON LA SEMPLICITÀ.

In pasticceria è arrivato un dolce caratteristico della Pedemontana vicentina : La Pèca del Salbaneo . Ne parla Paolo Vicentini : “….nasce da un magico incontro tra la Ciliegia di Marostica I.G.P., il vino Torcolato D.O.C. Breganze e l’Olio extravergine d’oliva della Cooperativa Pedemontana del Grappa. Insieme, questi tre ingredienti preziosi danno vita a un dolce di pasticceria che mescola genuinità e tradizione. Una sinfonia di gusti e aromi che riunisce le eccellenze agricole della Pedemontana Vicentina in un prodotto artigianale unico nel suo genere.

Il progetto nasce dagli enti impegnati nella valorizzazione e nella tutela dei tre prodotti agricoli protagonisti del dolce: il Consorzio di Tutela della Ciliegia di Marostica I.G.P., il Consorzio per la Tutela della D.O.C. dei vini Breganze e la Cooperativa Pedemontana del Grappa.

L’idea di unire ciliegie, vino e olio, per creare un unico prodotto in grado di rappresentare e promuovere al meglio il territorio, è stata poi affidata ad alcuni maestri pasticcieri locali che, insieme, hanno creato la ricetta di questo dolce.

Il dolce prende vita dalle peripezie del Salbaneo, bizzarra creatura dell’immaginario popolare veneto, che ha ispirato i maestri pasticceri nella creazione di questo prodotto caratteristico.

Secondo la fiaba, il Salbaneo creò questo dolce come pegno d’amore per l’amata Feliziana, che si era dimenticata di lui dopo aver calpestato l’impronta (la pèca) del folletto. Da allora, il Salbaneo continua a donare la sua dolce creazione, nella speranza che giunga alla bella Feliziana e che questa, calpestando la sua orma con le scarpe invertite, possa ritrovare la memoria perduta e ricordare il loro magico incontro.

Gli ospiti si sono poi trasferiti a Che Ben, la pizzeria contemporanea di Maragnole, progetto che è l’avventurosa evoluzione di oltre 50 anni di esperienza, di conoscenza del lievito madre e di continui aggiornamenti nel mondo della panificazione di Vicentini 1966.

Mentre si aspetta ecco le chiccherie, sfiziose leccornie per colmare il vuoto.

Poi la degustazione : pizze con Rotonda di grano tenero (FARINA MACINATA A PIETRA DELLA PIANURA PADANA, LIEVITO MADRE, 72 ORE DI FERMENTAZIONE E 70% DI IDRATAZIONE),Teglino di grano duro ( CON FARINA DI GRANO DURO ITALIANO, LIEVITAZIONE DI 48 ORE MISTA CON LIEVITO MADRE E IDRATAZIONE OLTRE 85%),

Panini & panozzi.

I vini di Ca’ Biasi hanno ottimamente accompagnato la degustazione.

” Siamo – commenta Renzo Lupatin, giornalista-, di fronte ad una proposta di alto profilo, che non lesina sulle scelte di qualità e punta decisamente verso l’alto. La chiarezza e l’impegno sono il leit motiv di famiglia. “

A buona conclusione dell’incontro, l’intervento di Silvia Gastaldello della Torrefazione Oselladore

di Rossano Veneto ( regali Natalizi e Pasquali EnoGastronomici per Aziende e Privati, Dolci e Caffè)

“Oselladore, Torreffattori dal 1963. Le migliori qualità di caffè, le migliori miscele, 50 anni di esperienza che vi permetteranno di assaporare straordinari caffè.”

La Bottega di Oselladore è nata nel 1963 in un piccolo paese della provincia di Vicenza: Schiavon. Fondata dalla Famiglia Oselladore. I prodotti sono il frutto del lavoro di due generazioni dedite al gusto e alle tradizioni italiane.

L’azienda è composta da un team per la maggioranza di donne. Il gusto e la scelta del bello è specialmente donna… Ogni anno il team cresce creando nuovi prodotti e nuove combinazioni enogastronomiche dal sapore esclusivo.

E, dulcis in fundo, lo straordinario racconto del ‘Nostrano del Brenta’.

Il gruppo spontaneo “Amici del Nostrano del Brenta” nasce quasi per caso una sera di primavera del 2012, quando ancora la collaborazione con il Consorzio Tabacchicoltori Montegrappa di Campese a Bassano del Grappa non era ancora iniziata. Nasce e si sviluppa così come nasce e si sviluppa una passione, una curiosità, ovvero una brama di conoscenza verso la storia e lo sviluppo della pianta del tabacco Nostrano del Brenta nella sua leggendaria, ma documentata, storia secolare tra Bassano del Grappa e la Valle del Brenta. Il filo conduttore che caratterizza tutti gli eventi, tutti gli spunti e tutte le riflessioni che gravitano attorno al tabacco ed agli Antichi Sigari Nostrani del Brenta (interamente fatti a mano) è sempre la stessa: storia, cultura, meditazione, eleganza e relax. Il gruppo si occupa e collabora, con chiunque ne faccia richiesta, all’organizzazione di serate di presentazione, degustazione e narrazione sul tema della coltivazione del tabacco nella Valle del Brenta, della riscoperta delle sue tradizioni e dei sapori di un tempo. Si pone da tramite tra il Consorzio di Campese, i titolari dei locali, le tabaccherie, gli enti del territorio o altri gruppi che ritenessero interessante affrontare in modo a volte ludico, a volte enogastronomico, a volte culturale e storico il tema del tabacco Nostrano del Brenta. Durante le serate, normalmente, si affronta il fascino del mondo del sigaro con un percorso di degustazione, abbinamenti, spunti e contributi tecnici, storici e filmati sulla storia e sulla tradizione del tabacco, del suo territorio e del suo contrabbando. Nel corso delle serate si lascia libero spazio al confronto ed al dibattito tra i partecipanti alla serata sul ruolo del tabacco da sigaro ai nostri tempi. Durante la “fumata” normalmente si illustrano la coltivazione, l’essicazione ed il contrabbando del tabacco, la preparazione dei sigari realizzati con il “Nostrano del Brenta” alla presenza delle sigaraie, del blender e di un rappresentante del Consorzio Tabacchicoltori Montegrappa, ci si immerge nella secolare storia del contrabbando di tabacco con i brani del libro “Foglie di Tabacco” di M. Crestani o nella faticosa realtà della sua coltivazione con il film “Fazzoletti di terra” del regista G. Taffarel. Ampio spazio lo si vuole lasciare agli Amici che ogni giorno si aggiungono al gruppo, in modo da avere più input e riflessioni possibili sull’affascinante storia del tabacco Nostrano del Brenta e dei suoi “pifferi”, gli antichi sigari. L’iniziativa nata per la passione verso la propria vallata, Valstagna e tutto il territorio che si relaziona a stretto filo con la famosa Alta Via del Tabacco ci auguriamo possa diventare un’occasione per riscoprire e valorizzare i luoghi dove questa storia e queste tradizioni si sono sviluppate, ovvero il territorio del Canale di Brenta.”